produzione servomutoTeatro | drammaturgia e regia Michele Segreto | con Michele Mariniello
| registrazioni Giancarlo Latina | disegno luci e foto di scena Diego Veneziano
Il 12 aprile del 1954 il fisico teorico Julius Robert Oppenheimer affronta il primo giorno d’interrogatorio nell’inchiesta che lo vede sul banco degli imputati, per essersi rifiutato di costruire la bomba all’idrogeno per il governo americano.
È un Oppenheimer disilluso, fiaccato dalle dinamiche politiche che prima finanziano poi manipolano le scoperte scientifiche, insofferente verso le ingerenze del potere tanto nel suo lavoro quanto nella sua vita privata.
Dai primi giorni del Progetto Manhattan fino al lancio della bomba sul Giappone, lo scienziato ripercorre e in buona parte rivive il suo operato e riflette sulle ragioni etiche della scienza.
Quale rapporto sussiste tra scienza e potere?
Come può una scoperta scientifica nata per il benessere del genere umano divenire origine di tanto male? E se gli scienziati dovessero ore e per sempre abiurare le proprie scoperte, per salvaguardarne l’integrità? Che scopo si prefigge la scienza, da quando Galileo ha fondato il metodo scientifico?